Appello al mondo accademico: salviamo la lingua italiana in Alto Adige

 

APPELLO DEL MONDO ACCADEMICO ITALIANO E TEDESCO PER SALVARE I NOMI ITALIANI DELLA TOPONOMASTICA BILINGUE IN ALTO ADIGE

Al Signor Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
A tutte le Istituzioni del Governo, della Corte Costituzionale e della Provincia autonoma di Bolzano

alto-adige

Il mondo accademico italiano e tedesco insieme per salvare i nomi italiani della toponomastica bilingue in Alto Adige. È questo il significato della lettera-appello sottoscritta da 48 illustri rappresentanti della cultura italiana e tedesca rivolto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“i Sottoscritti si rivolgono con urgenza alle massime autorità della Repubblica italiana e alle Istituzioni della Provincia autonoma di Bolzano consapevoli del valore insopprimibile del bilinguismo paritario – si legge nella missiva – affinché fermino in tempo il tentativo che si rivela di esclusiva natura politica e privo di qualsiasi serio appiglio storico”.

Un tentativo “gravemente lesivo della Costituzione e dei principi dell’ordinamento, nonché del ruolo della lingua italiana, lingua della Repubblica, e del suo valore culturale e comunicativo riconosciuto, studiato e insegnato anche a livello internazionale”, proseguono gli intellettuali.

“La civiltà del bilinguismo paritario è un ponte esemplare nell’Europa dei nuovi muri. Ogni soppressione totale o parziale di toponimo in lingua italiana, ogni ipotesi di cancellare in parte o pesantemente nomi protetti dalla Costituzione rappresenterebbe, inoltre, anche la negazione del diritto alla libertà di parola e di espressione dei cittadini italiani e di chiunque al mondo desiderasse liberamente continuare ad indicare e a pronunciare in italiano nomi di luogo che fanno parte della Repubblica italiana e della sua radicata storia plurilingue in Alto Adige”, conclude la lettera-appello.

I FIRMATARI:

Claudio Marazzini, Presidente dell’Accademia della Crusca, prof. ordinario, Storia della lingua italiana e Linguistica italiana, Università del Piemonte orientale.

Francesco Sabatini, prof. em., Storia della Lingua italiana, Università di Roma, Presidente onorario dell’Accademia della Crusca.

Max Pfister, prof. em., Romanistik, Università di Saarbrücken (Germania); Fondatore e Direttore del Lessico Etimologico Italiano (LEI), Membro straniero della Accademia dei Lincei (Roma), dell’Institut de France (Parigi), Presidente della Commissione del Vocabolario della Svizzera italiana.

Dieter Kremer, prof. ordinario, Romanistische Sprachwissenschaft, Università di Treviri (Germania); Vorsitzender der deutschen Gesellschaft für Namenforschung / Presidente della Società tedesca di Studi onomastici.

Mirko Tavoni, prof. ordinario, Storia della lingua italiana, Università di Pisa; Vincitore dello Humboldt-Forschungspreis della Freie Universität Berlin.

Luca Serianni, prof. ordinario, Storia della lingua italiana, Università di Roma – La Sapienza; Accademico della Crusca e membro del Direttivo.

Marianne Hepp, Präsidentin des Internationalen Deutschlehrerinnen- und Deutschlehrerverbands (IDV) / Presidente dell’Associazione Internazionale dei Docenti di Lingua Tedesca, prof. associato, Università di Pisa: insegna Lingua e Traduzione – Lingua tedesca.

Wolfgang Schweickard, prof. ordinario, Romanische Philologie, Università del Saarland (Germania); Curatore della Zeitschrift für romanische Philologie, Direttore del Deonomasticon Italicum (DI) e del Dictionnaire Étymologique Roman (DÉRom).

Aldo Menichetti, prof. em., Filologia romanza, Università di Friburgo (Svizzera); Vicepresidente della Accademia della Crusca e membro del Direttivo, Direttore della rivista Studi di filologia italiana.

Paola Bianchi De’ Vecchi, prof. ordinario, Linguistica italiana; già Rettrice dell’Università per stranieri di Perugia e membro del Direttivo della Società dei Filologi della Letteratura Italiana (SLFI).

Volker Kohlheim, docente, Letteratura tedesca e inglese, Specialista di Onomastica, Bayreuth (Germania).

Donatella Bremer, prof. associato, Storia della lingua tedesca, Università di Pisa; Segretaria dell’Associazione internazionale Onomastica e Letteratura (Pisa).

Edoardo Blasco Ferrer, prof. ordinario, Filologia e Linguistica romanza, Università di Cagliari.

Piero Fiorelli, prof. ordinario, Storia del diritto italiano, Università di Firenze, Accademico della Crusca.

Marina Foschi, prof. associato, Lingua e traduzione – Lingua tedesca, Università di Pisa; già membro del Beirat Germanistik – Deutscher Akademischer Austauschdienst (DAAD,Bonn, Germania)/Commissione per la Germanistica – Servizio tedesco per lo scambio accademico.

Franco Fanciullo, prof. ordinario, Glottologia e Linguistica, Università di Pisa; Direttore della rivista Italia dialettale.

Maria Giovanna Arcamone, prof. ordinario, Filologia germanica, Università di Pisa.

Federigo Bambi, prof. associato, Storia del diritto italiano medievale e moderno, Università di Firenze; Accademico della Crusca.

Giorgio Baroni, prof. ordinario, Letteratura italiana moderna e contemporanea, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; Direttore della Rivista di letteratura italiana.

Anna Bellio, prof. associato, Letteratura italiana, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano.

Enzo Caffarelli, Direttore della Rivista italiana di onomastica (RIOn), Roma.

Rita Caprini, prof. ordinario, Glottologia e Linguistica, Università di Genova.

Laura Cassi, prof. ordinario, Geografia, Università di Firenze; Vicepresidente della Società di Studi Geografici.

Marina Castiglione, prof. associato, Linguistica italiana, Università di Palermo.

Vittorio Coletti, prof. ordinario, Storia della lingua italiana, Università di Genova; Accademico della Crusca e membro del Direttivo.

Giovanna degli Avancini, Presidente Regionale FAI – Fondo Ambiente Italiano per il Trentino.

Davide De Camilli, prof. associato, Letteratura e critica italiana, Università di Pisa.

Massimo Fanfani, prof. ordinario, Linguistica italiana, Università di Firenze; Accademico della Crusca e membro del Direttivo.

Elisabetta Fazzini, prof. ordinario, Filologia germanica, Pescara; Direttore del Centro Universitario di Studi sui Dialetti Tedeschi (CUSDiT).

Lamberto Laureti, prof. ordinario, Geografia, Università di Pavia.

Simona Leonardi, prof. associato, Filologia germanica, Università di NAPOLI- Federico II.

Maria Pia Marchese, prof. ordinario, Glottologia e Linguistica, Università di Firenze.

Carlo Alberto Mastrelli, prof. ordinario, Glottologia e Linguistica, Università di Firenze; Accademico della Crusca.

Bruno Mazzoni, prof. ordinario, Lingua e Letteratura romena, Università di Pisa.

Alberto Nocentini, prof. ordinario, Glottologia e Linguistica, Università di Firenze.

Vincenzo Orioles, prof. ordinario, Linguistica generale, Università degli Studi di Udine.

Alessandro Parenti, prof. associato, Glottologia e Linguistica, Università di Trento.

Marinella Pasquinucci, prof. ordinario, Topografia antica, Università di Pisa; docente nella Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, Firenze.

Adriano Peroni, prof. ordinario, Storia dell’Arte medievale, Università di Firenze.

Silvia Pieroni, prof. associato, Glottologia e Linguistica, Università per Stranieri, Siena.

Leonardo Rombai, prof. ordinario, Geografia, Università di Firenze; Presidente Italia Nostra – Sezione di Firenze.

Cecilia Robustelli, prof. associato, Linguistica italiana, Università di Modena – Reggio Emilia.

Giovanni Ruffino, prof. ordinario, Linguistica italiana, Università di Palermo, Presidente del Centro di Studi filologici e linguistici siciliani.

Luigi Surdich, prof. ordinario, Letteratura italiana, Università di Genova.

Giuseppe Sergi, prof. ordinario, Storia medievale, Università di Torino; Centro italiano per lo studio dell’Alto Medioevo, Spoleto.

Mauro Tulli, prof. ordinario, Lingua e Letteratura greca, Università di Pisa, Presidente della Consulta per il Greco (CUG).

Giovanni Uggeri, prof. em., Topografia antica, Università di Roma – La Sapienza.

Letizia Vezzosi, prof. associato, Filologia germanica, Università di Firenze.

Lo comunica in una nota l’On. Alessandro Urzì del movimento L’Alto Adige nel Cuore