Se questa faccenda dei cambiamenti climatici fosse vera, dovrebbe comunque riguardare tutto il pianeta. Quindi non ha senso che questi cosiddetti “profughi ambientali” fuggano da un cambiamento climatico all’altro
Secondo Bergoglio, i mutamenti climatici sono un fattore decisivo dell’aumento del numero dei profughi e migranti. Papa Francesco ha voluto ricordarlo nel messaggio indirizzato alla Fao in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione. «Come dimenticare – si è chiesto il Papa – che a rendere inarrestabile la mobilità umana concorre anche il clima? I dati più recenti ci dicono che i migranti climatici sono sempre più numerosi e vanno a ingrossare le fila di quella carovana degli ultimi, degli esclusi, di coloro a cui è negato anche di avere un ruolo nella grande famiglia umana. Un ruolo che non può essere concesso da uno Stato o da uno status, ma che appartiene a ogni essere umano in quanto persona, con la sua dignità e i suoi diritti».
Poi la propaganda per i miliardi da dare all’ONU
«Siamo ormai prossimi alla nuova tappa che a Marrakech chiamerà gli Stati Parte della Convenzione sui cambiamenti climatici a dare attuazione a quegli impegni (100 miliardi di dollari all’anno all’ONU). Penso di interpretare il desiderio di tanti nell’auspicare che gli obiettivi delineati dall’Accordo di Parigi non rimangano belle parole, ma si trasformino in decisioni coraggiose capaci di fare della solidarietà non soltanto una virtù, ma anche un modello operativo in economia, e della fraternità non più un’aspirazione, ma un criterio della governance interna e internazionale».
E’ vero, il continente africano si sta surriscaldando, e non riescono a piantare più i pomodori da mangiare.