Riprendere Aleppo, “trampolino per liberare altre città della regione dai terroristi”: questa, ha dichiarato Bashar Al Assad in una intervista al quotidiano russo Komsomolskaya Pravda, è la priorità nella guerra in Siria che vede sempre più pericolosamente a confronto Usa e Russia.
Secondo il presidente siriano è impossibile “tagliare” il collegamento tra Idlib e la vicinissima Turchia, da cui, sostiene, continuano ad arrivare i rifornimenti per lo Stato islamico. “Quindi dovremo ripulire la regione e rispedire i terroristi in Turchia, in modo che se ne tornino da dove sono venuti. Oppure dovremo liquidarli, non abbiamo altra scelta. Aleppo sarà il trampolino per avviare questo movimento”.
Nella lunga intervista alla testata moscovita, Assad argomenta la centralità della Siria per gli assetti strategici in Medio Oriente e descrive il suo Paese come piattaforma dello scontro alimentato dall’Arabia saudita – sunnita – contro l’Iran sciita e in questo supportata dalla Turchia. Mentre gli Usa, da parte loro, non vogliono mettere a rischio la loro egemonia mondiale.
“Niente di nuovo – ha affermato – io penso che l’Occidente, soprattutto gli Usa non abbiano mai posto fine alla guerra fredda, neppure dopo l’implosione dell’Urss”.
Per il presidente alawita, in Siria “si sente nell’aria puzza di terza guerra mondiale, ma non si tratta ancora di scontro militare diretto, malgrado vi siano ingredienti di natura militare, di terrorismo e di carattere politico. Ma la Siria è solo una parte di questa guerra”. (askanews)
Quindi il cosiddetto occidente dice il contrario ma e’ alleato con I terroristi.