Vaccini e esenzioni dai ticket a rischio: sarebbe la conseguenza del taglio da un miliardo e mezza alla sanità. Come scrive oggi la Stampa, in tal caso sarebbero a rischio le assunzioni dei medici e degli infermieri. Il ministero dell’Economia avrebbe intenzione di limitare l’aumento del Fondo sanitario nazionale a soli 500 milioni, portando lo stanziamento a 111,5 miliardi. Meno rispetto ai 113 ipotizzati inizialmente.
Le Regioni annunciano battaglia, ed è stata convocata in fretta e furia una Conferenza straordinaria dei Presidenti.
Altro rischio (che può ancora essere scongiurato): non sarebbero applicati i nuovi Lea, i livelli essenziali di assistenza già approvati dal Governo e ora in Parlamento per un parere non vincolante.
Addio in tal caso, ad esempio, all’esenzione dai ticket per chi soffre di broncopolmonite cronica o malattie renali gravi
Stessa sorte toccherebbe al Piano vaccini tanto invocato da medici e società scientifiche. Uno stop che significherebbe dire addio alla gratuità delle immunizzazioni: contro il papilloma virus anche per i maschietti tra i 12 e i 18 anni; l’anti-meningococco b per i bambini ai primi mesi di vita; l’antipneumococcico, che immunizza gli ultrasessantacinquenni da polmoniti e meningiti; l’anti erpes zoster; il vaccino contro la varicella, che oggi alcune regioni continuano a far pagare e che va fatto al 15° mese di vita, con richiami al sesto anno e tra i 12 e i 18 anni.
Stop anche agli accertamenti gratuiti per i celiaci, tra le altre cose.
Ora la palla passa al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, che incontrerà nelle prossime ore il ministro dell’Economia Giancarlo Padoan.