Come “artista” o giornalista, incontro spesso persone dotate di una pessima salute mentale ma all’apparenza sanissimi, a causa della patologia sociale in cui vivono immerse.
Nel corso degli anni ho individuato, dietro a tante interviste o ritratti, una struttura di personalità priva di sensibilità, creatività, empatia e intuizione, che ho chiamato: PDM, che è l’acronimo di Personalità di Mer@@.
In questi casi non si può parlare di cura, perché: essere emotivamente malati a quel modo in un mondo malato genera, inevitabilmente, un grande piacere e porta a sentirsi parte di esso e perfettamente omologati.
Le persone che possiedono una PDM, sono incapaci di amare, di sognare, di sperimentare, di giocare, di cambiare e per raggiungere i propri obiettivi o per formularne di nuovi passano sul cadavere di chiunque, di qualunque ideale, etica o morale.
Sono uomini e donne emotivamente malati, inscindibilmente disconnessi dalla propria anima, che mai hanno conosciuto, e in contatto solo con la propria verità.
Queste persone coltivano la certezza che la vita abbia un significato diverso per loro e non rispettano nessun essere vivente, nutrendosi costantemente del proprio Ego.
É gente che ama la competizione, la sopraffazione e lo sfruttamento, ma solo quando vince, perché vuole appropriarsi di un pezzetto di ogni cosa che esiste.
Gente che riesce a sentirsi bene in mezzo alla sofferenza e capace di costruire la propria fortuna sulla disgrazia di altri.
Gente che nella nostra società va molto di moda, mai disposta a condividere o a rinunciare.
Gente popolare, da copertine di rotocalchi o servizi tv applaudita ed aiutata anche lì dalla legge del più forte.
Gente sempre agevolata in modo illegale nella competizione.
Portatori di un non sapere che piace, di pensieri preconfezionati ad uso dell’imbecille di turno, non perdono di vista l’importanza solo di ciò che ha forma e si può toccare, rubare o che gli porta altro potere.
Sono queste le persone che possiedono una PDM.
Persone da sempre giustamente accusate e colpevoli di arroganza in un mondo di vittime, e che, spesso, si rivolgono ai propri “guru” chiedendo aiuto per diventare peggio di quello che già sono.
Ognuno di loro è orientato verso scelte per mantenere lo status quo. E in genere non hanno valori ma in compenso priorità incomprensibili per chi ne subisce le conseguenze.
Non seguono una religione, ma ascoltano con religiosa attenzione i dettami del denaro e di chi lo governa.
Sanno scherzare solo in modo pesante, prendono in giro.
Non pagano mai di persona il prezzo delle proprie scelte e preferiscono tradire chiunque, pur di non barattare i vantaggi acquisiti.
Sono fatti così. Poco ipnotizzabili. Molto omologabili. Assolutamente assoggettabili al Potere.
Persone che grazie ai loro creatori d’immagine fanno tendenza. Forse.
Gente normale, di questi tempi. Gente senz’anima.
Stefano Davidson