Ente Vaticano, fondi pubblici per il Bambino Gesù dirottati in investimenti finanziari

 

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Attività abusiva di investimento finanziario» per conto del nosocomio ecclesiastico Bambino Gesù, utilizzando finanziamenti dello Stato italiano destinati al servizio sanitario. Nel 2013 l’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede (Apsa) avrebbe compiuto operazioni finanziarie irregolari con 91 milioni di euro di fondi pubblici, denaro che era stato erogato all’ospedale del Vaticano per le prestazioni mediche.

Lo scenario emergerebbe dagli atti della vasta inchiesta della Procura della Repubblica di Roma sul presunto «abusivismo» bancario dello Ior. Tuttavia l’incartamento giudiziario svela particolari finora inediti, come le nuove ipotesi sull’Apsa.

L’indagine, del sostituto procuratore Stefano Rocco Fava e degli investigatori del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza, ha potuto constatare che nel solo 2013 l’ente della Santa Sede avrebbe compiuto in modo irregolare investimenti finanziari per un ammontare complessivo di 117 milioni 589mila 685 euro. Operazioni messe a punto per conto dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù (91 milioni di euro), per la Segreteria di Stato Vaticano (22 milioni 608mila 184 euro, parte dei quali dell’Obolo di San Pietro), per il dicastero Cor Unum (125mila 776 euro) e per il banchiere Giampiero Nattino (3 milioni 855mila 724 euro).

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