5 ottobre 2016 – Improvvisazione, incompetenza e tanto cinema: la politica “artigianale” del M5S e del suo ex rappresentante continua a dare segni di cedimento, questa volta in maniera definitiva con l’abbandono del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, annunciato dopo il periodo di sospensione che aveva segnato ufficialmente la crisi con Grillo.
La nostra Parma ha già dovuto fare i conti con l’elezione di un personaggio insulso come questo, una figura che Forza Nuova non si preoccupa minimamente di definire un rivoluzionario di cartone, come lo sono tutti i suoi colleghi, probabilmente falliti nella propria vita professionale e catapultati dal giorno alla notte dietro scrivanie e scranni del potere, tirato su a suon di slogan dal suo “capo tribù” indiscusso, quello che lo condusse trionfalmente come suo privilegiato pupillo al posto di primo cittadino.
La mancanza di base ideologica, la sua struttura caotica e composita hanno purtroppo fatto sì che in tanti italiani, perso qualsiasi credo nel concetto di Patria, abboccassero all’amo di questo movimento che ha puntato tutto sulla condotta fallimentare delle amministrazioni precedenti. Ma nulla di nuovo si staglia sull’orizzonte parmense ed italiano: i pentastellati non sono i primi a scagliarsi contro la partitocrazia ed i suoi danni, basterebbe rispolverare qualche discorso anni ’90 del fu premier Silvio Berlusconi.
Forza Nuova, al contrario, forgia da quasi vent’anni uomini e donne che militano nelle strade dei quartieri costruendo comunità e spontaneismo popolare e per tale motivo si caratterizzerà sempre come unica e sola forza politica in grado di segnare una differenza con la politica grillina e non che si adatta obbediente alle regole del patto di stabilità che regala la corona di “virtuosi” a quei comuni che non producono debiti, magari a scapito di tagli inaccettabili ai servizi per il cittadino.
Pizzarotti rimarrà per noi, e non solo, il solito sindaco impreparato e priva di carisma che subordinerà i bisogni dei parmensi agli interessi privati o di potere, mascherandosi dietro la maschera di “volti nuovi”.
Ufficio stampa Forza nuova Parma