Milano- La ridicola arringa della Pirovano contro Caprotti, imprenditore, autore del volune “Falce e Carrello” in cui racconta le sue esperienze personali in merito alle difficoltà e agli ostracismi incontrati dal suo gruppo nel penetrare (senza riuscirvi davvero) i mercati delle aree regionali storicamente vicine al partito comunista italiano, i cui mercati sono strenuamente occupate in regime di quasi monopolio dalle cooperative rosse.
La sinistra milanese si oppone all’intitolazione di una via a Bernardo Caprotti, il patron di Esselunga scomparso venerdì sera a 90 anni. A esporre le ragioni del no, in maniera a tratti tragicomica, la consigliera Anita Pirovano. Ecco il suoi 5 minuti di intervento a Palazzo Marino.