Casapound: i suoi militanti si definiscono “fascisti del terzo millennio”; irriverenti, ironici, futuristi, si raccontano soprattutto con le loro magliette. Un modo di riconoscersi proprio attraverso il look che mai come in Casapound è un modo di codificare l’appartenenza a una idea, anzi, a un modo di vivere. Eskimo, barba assiro babilonese, abbigliamento casual,da biker . Ora che i soldati blu della Raggi li hanno bastonati e arrestati, colpevoli di aver occupato uno stabile a Roma per ospitarvi dei senza casa italiani (se gli occupanti fossero stati clandestini la Polizia certamente non sarebbe intervenuta) i casapoundisti sono balzati alla ribalta.
Ma chi sono? Un viaggio in questo gruppo quasi del tutto sconosciuto, misterioso, che conta parecchio tra i giovani: a Milano, il candidato sindaco Parisi ha perso le elezioni proprio per averli snobbati .
Casapound ha i propri simboli e le proprie mitologie. Le magliette, innanzitutto: T shirt che raccontano i miti del movimento, gli scontri, le barricate. Alcuni italiani non si arrendono: è il loro slogan più noto. Lo slogan del terzo millennio, dopo quel “vogliamo tutto” che contraddistinse i loro fratelli maggiori, i sessantottini. E talvolta basta uno slogan fortunato per partire alla ricerca di uno spazio politico nelle praterie della destra che ancora non vede un leader.
video di Claudio Bernieri