Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è interessante ma non è una priorità.
A dirlo è il presidente del Consiglio Matteo Renzi che aveva rilanciato il tema, parlando a una recente iniziativa del gruppo Salini Impregilo.
“Prima vengono la banda larga, il piano casa, gli interventi anti-dissesto idrogeologico, i viadotti e le linee ferroviarie della Sicilia” ha detto Renzi, parlando a Radio Popolare.
“Il ponte sullo Stretto rimane un buon progetto e non si può essere contrari solo perchè era favorevole anche (Silvio) Berlusconi” ha aggiunto.
Lo scorso 27 settembre Renzi, riferendosi al ponte che dovrebbe collegare la Sicilia alla Penisola, aveva detto ai costruttori: “Noi ci siamo (…) se siete nella condizione di portare le carte e di sbloccare ciò che è fermo da 10 anni, noi sblocchiamo”.
Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, in una intervista al Corriere della Sera nel fine settimana, ha spiegato l’utilità del Ponte, ma se inserita tra le opere per la realizzazione del corridoio europeo Napoli-Palermo.
Delrio ha anche aperto alla possibilità che il Ponte sullo Stretto sia finanziato con soldi pubblici.
“Io penso che invece di avventurarsi in finti project financing, con il coinvolgimento di privati che poi finiscono per scaricare di nascosto i costi sul pubblico, anche lo Stato potrebbe fare la sua parte in modo diretto”, ha detto Delrio nell’intervista, ricordando che lo Stato sta già mettendo risorse pubbliche in grandi opere.
“Stiamo mettendo 4 miliardi sul tunnel del Brennero, 6 sull’alta velocità Milano-Venezia, altri 6 sulla Napoli-Bari”. REUTERS