Intervistato da Armando Manocchia, direttore di ImolaOggi, uno dei quotidiani on line più seguiti, Povia si immerge nel racconto di un suo desiderio artistico, l’ipotesi di un singolare spettacolo che vorrebbe portare nei teatri, parlando e cantando di economia, finanza, investimenti, tasse, debito pubblico. E nuovo ordine mondiale.
Il giornalista Claudio Bernieri, da queste confidenze, ha ricavato un ritratto insolito dell’irriguardoso Povia, ripreso durante la “prima” di questo suo singolare concerto. L’ occasione è stata la presentazione del nuovo raggruppamento politico Alternativa per l’Italia. Povia duetta così con il giurista Marco Mori in un solare palcoscenico : la spiaggia di Viareggio.
Il cantautore, unico nel panorama canoro a fare della controinformazione e a cantare l’attualità, (nel suo DNA canoro vediamo i padri Rodolfo De Angelis, Gaber, Rino Gaetano e i cantastorie siciliani) è descritto in questo film musicale soprattutto come un degno successore di Woody Guthrie, l’artista americano che descrisse gli anni della depressione del 29, i vagabondi e i contadini californiani, impegnandosi a cantare per i sindacati e per le grandi realizzazioni keynesiane . Woody, tra l’altro, ispirò il primo Bob Dylan.In paralllelo, alternandosi nel documentario, le immagini di Woody e di Povia, due ideali chitarre in lotta contro il potere.
documentario di Claudio Bernieri