GENOVA, 27 SET – Da oggi i Comuni Liguri potranno “indire un referendum per conoscere l’orientamento della popolazione interessata dall’insediamento di nuovi centri culturali di matrice religiosa (ormai non hanno piu’ il fegato chiamarle moschee), che dovranno rispettare le caratteristiche generali del paesaggio ligure”.
Lo ha sancito il voto del Consiglio regionale delle Liguria approvando con 16 sì della maggioranza di centrodestra e 15 no delle opposizioni la modifica della legge di disciplina urbanistica dei servizi religiosi. La proposta della Lega Nord definita ‘anti-moschee’ dall’opposizione introduce per la prima volta referendum comunali sugli edifici di culto e pone il vincolo del rispetto delle distanze minime tra edifici di diverse confessioni religiose, limite definito ogni anno con delibera dalla giunta regionale.
La legge impone “congruità architettonica e dimensionale dei nuovi edifici di culto con le caratteristiche del paesaggio ligure” e invita a sentire il parere non vincolante di comitati dei cittadini, forze dell’ordine, questura e prefettura. (ANSA)