RAGUSA, 26 SET – Ha ribadito la sua verità Veronica Panarello nella prima parte delle spontanee dichiarazioni rese davanti al Gup di Ragusa, Andrea Reale, accusando il suocero Andrea Stival di avere ucciso Loris, che “aveva visto qualcosa che non doveva vedere”, tra il nonno e la mamma. In un’ora la donna ha ribadito la sua ultima ricostruzione del delitto: il suocero era in casa con lei, lei su ordine dell’uomo gli avrebbe legato le mani con delle fascette. Poi lei sarebbe uscita dalla stanza per rispondere a una telefonata. Al ritorno avrebbe trovato il figlio morto, strangolato dal suocero con un cavo usb grigio. Poi il corpo avvolto in un plaid è stato portato in auto e portato nel canalone di contrada Mulino Vecchio.
Le indagini non collocano Andrea Stival nella casa di Veronica. E su questo punto la donna ha provato a dare consistenza alla sua verità sottolineando che “il fatto che non riesca a dimostrare che mio suocero fosse in casa con me al momento del delitto non significa che non ci fosse…”. (ANSA)