I ministri degli Esteri di Francia, Italia, Germania, Gran Bretagna e Stati uniti, oltre all’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione europea, hanno diramato una dichiarazione congiunta nella quale lanciano un appello alla Russia affinché faccia terminare “i bombardamenti indiscriminati del regime siriano sul suo stesso popolo” e contribuisca a rendere credibile lo sforzo diplomatico per la fine del conflitto.
Le potenze occidentali, inoltre, chiedono pieno accesso umanitario alla Siria e passi urgenti da parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu.”Gli eventi devastanti in Siria questa settimana sottolineano quel che diciamo da tempo: tocca alla Russia provare che ha la volontà e la capacità di fare passi straordinari per salvare gli sforzi diplomatici volti a tornare a una cessazione delle ostilità, permettere assistenza umanitaria senza restrizioni e creare òe condizioni necessarie alla ripresa di negoziati a guida Onu su una transizione politica”, hanno scritto i ministri.”Il vergognoso bombardamento di un convoglio umanitario (Scortato dai jihadisti, ndr), la pubblica denuncia della cessazione delle ostilità da parte del regime siriano, le continue notizie secondo le quali il regime sta usando armi chimiche e l’inaccettabile offensiva in corso da parte del regime su Aleppo orientale, sostenuta dalla Russia, contraddicono in maniera sfacciata l’affermazione russa che Mosca sia a favore di una risoluzione diplomatica”, continua il documento.
Per questo motivo, i ministri “chiedono alla Russia di fare passi straordinari per restaurare la credibilità dei nostri sforzi, a partire dal fermare i bombardamenti indiscriminati del regime siriano sul suo stesso popolo, che hanno continuamente e sostanzialmente minato gli sforzi per porre termine a questa guerra. Siamo favorevoli alle recenti proposte fatte nell’International Syria Support Group per rafforzare il monitoraggio di questi sforzi”.I capi delle diplomazie occidentali, inoltre, ribasdiscono l’impegno alla distruzione dello Stato islamico (Isis) in Siria e Iraq e “invitano la Russia a seguirli in questo impegno focalizzandosi su questo gruppo”.
Ribadiscono inoltre l’idea che il Fronte al Nusra, legato ad al Qaida in Siria, sia “un’organizzazione terroristica, nemica della comunità internazionale”.I ministri, inoltre, chiedono “un accesso umanitario immediato e allargato a tutte le aree della Siria, a partire da quelle nella lista delle priorità delle Nazioni unite”, e deplorano “i ritardi e l’ostruzione causati in primo luogo dal regime siriano delle forniture ai siriani, che ne hanno un bisogno disperato”. Danno inoltre sostegno pieno alle inchieste delle Naizoni unite sull’uso delle armi chimiche. Infine chiedono al Consiglio di sicurezza dell’Onu di fare “passi urgenti per affrontare la brutalità di questo conflitto e, particolarmente, dell’attacco su Aleppo”