“Il Ministero degli Interni non spia gli utenti su Facebook”

 

È tornata a circolare online una vecchia storia riguardo un presunto accordo tra il ministero degli Interni e Facebook, per cui il ministero degli Interni avrebbe la facoltà di entrare dentro i profili di Facebook degli utenti italiani senza chiedere l’autorizzazione della magistratura. “La bufala – spiega la Polizia sulla sua pagina Facebook ‘Una vita da social’ – risale a ottobre del 2010. Vogliamo precisare che è assolutamente falso. La Polizia Postale può visionare un profilo, una pagina o un gruppo, solo ed esclusivamente tramite una rogatoria internazionale (come indicato nel Centro per la sicurezza di Facebook ) la quale dev’essere disposta ed autorizzata dalla magistratura”.

“Diversamente, la Polizia Postale può oscurare in maniera autonoma pagine/gruppi che contengono al suo interno materiale pedo-pornografico. Per quanto riguarda i profili personali invece e relativi dati personali quali nomi, data di registrazione, informazioni su di carte di credito, indirizzi e-mail e indirizzo IP, la Polizia può procedere solo se per il titolare del profilo è stato emesso un mandato di comparizione nel contesto di un’indagine ufficiale, in presenza di una ingiunzione del tribunale o di un mandato di perquisizione per fondati motivi, in conformità alle procedure contenute nelle Federal Rules of Criminal Procedure”.

E’ verissimo. Difatti non c’è alcun bisogno di spiare tramite facebook, dal momento che la presidenza del Consiglio ha acquistato il software di Hacking Team e puo’ spiare che vuole per conto suo, autonomamente.

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