Gli africani “non hanno bisogno della nostra carità, ma degli investimenti”. Lo dice oggi a Bruxelles il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, parlando durante la plenaria del Comitato economico e sociale europeo. Juncker ha ricordato che ci sono “225 mila rifugiati in Libia che attendono di attraversare il Mediterraneo”. La Commissione Ue sta lanciando un piano per gli investimenti, ha aggiunto Juncker, per mobilizzare in Africa 88 miliardi di euro. “Se l’Europa non investirà in Africa, tutta l’Africa si sposterà in Europa”, ha osservato Juncker. “E’ una prospettiva che non mi spaventa – ha aggiunto – ma sarebbe più logico aiutare sul posto chi è in difficoltà”.
Secondo Juncker “il continente africano è nobile e molto ricco, martirizzato dall’influenza di grandi gruppi multinazionali e di governi non africani che rendono ancora più difficile la situazione degli africani”. Quelli africani, a parere di Juncker, sono “popoli e generazioni che nella seconda metà del XXI secolo daranno la direzione all’umanità”. Gli africani insomma “non hanno bisogno della nostra carità, ma dei nostri investimenti. E’ un obbligo per l’Europa investire in Africa”.
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Serve invece togliere tutte le sanzioni ai Paesi africani. Che cosa se ne fanno degli investimenti se gli scambi commerciali e lo sviluppo sono bloccati dai ricatti e dalle sanzioni?