Nella sua interrogazione alla Commissione Europea, l´On. Mario BORGHEZIO ha ricordato come la recente crisi di alcune banche italiane (Banca Etruria, Banca delle Marche, Cassa di Risparmio di Chieti, Cassa di Risparmio di Ferrara) abbia reso necessari interventi legislativi per risarcire i quasi 13.000 obbligazionisti coinvolti. Tuttavia – sottolinea Borghezio – “le maglie per accedere al rimborso promesso sembrano sempre più restringersi, sia per chi intende affidarsi ai rimborsi forfettari stabiliti, sia per chi tenta la strada di un arbitrato”.
“Nel primo caso infatti, il Fondo Interbancario di tutela dei depositi destinato a liquidare quanto dovuto interpreta restrittivamente le norme governative, per cui l´investitore non ha diritto a ricevere il previsto rimborso dell´80% del capitale investito se l´istituto di credito non era la controparte diretta dell´acquisto, riducendo la platea dei soggetti rimborsabili ad un terzo degli investitori truffati. Nel secondo caso, il decreto Renzi/Padoan rimandava l´applicazione degli arbitrati ad un regolamento da pubblicarsi entro il 30/06/2016 di cui non vi é traccia”.
Borghezio pertanto chiede:
– La Commissione è a conoscenza di tale situazione?
– Cosa intende fare la Commissione, per tutelare l´interesse diffuso dei circa 13000 obbligazionisti italiani truffati, i quali in tutto o in parte rischiano di non ottenere i risarcimenti previsti?
On. Mario Borghezio