Né l’aviazione russa né quella siriana ha bombardato il convoglio umanitario colpito ad Aleppo. Anzi secondo Mosca non c’è stato nessun raid, ma un incendio evidentemente provocato dall’opposizione, con i sospetti concentrati sui ribelli della formazione qaidista Al Nusra. Secondo Igor Konashenkov, il portavoce della Difesa russa, è “strana” la coincidenza e la simultaneità tra quanto accaduto al convoglio “e l’inizio di un’offensiva su larga scala su Aleppo dei ribelli di Dzhabhat al Nusra”, ha detto il generale russo.
“Abbiamo studiato attentamente il video dei cosiddetti attivisti dalla scena e non abbiamo trovato segni che dimostrassero che a colpire il convoglio sia stato qualsiasi tipo di munizione” ha aggiunto, specificando che mancano le tracce a “imbuto” dei colpi conseguenti a un raid aereo.
Il rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa russo ha detto inoltre che se qualcuno ha iniziato un incendio e per quali scopi “può essere risolto solo come sempre guarda caso da chi al momento giusto e nel posto giusto si trova con le telecamere, i Caschi Bianche vicini ad al Nusra”, il gruppo che si è di recente ribatezzato Jabhat Fath al Sham (Fronte per la conquista della Grande Siria). (askanews)