Fateci tornare a casa. È il messaggio disperato che si leva dagli affollati campi profughi ai leader del mondo, che si riuniscono a New York per un summit dell’Onu.
In giornata i membri dell’Assemblea Generale adotteranno una Dichiarazione che conterrà una serie di principi e impegni per la gestione dell’emergenza. E martedì Obama ospiterà un incontro per incrementare i fondi umanitari all’ONU. ONU, Obama: i Paesi devono stanziare piu’ soldi per i rifugiati
“Noi abbiamo fede solo in Dio”, dichiara un rifugiato siriano in un campo libanese, “Queste riunioni non sono mai utili per noi. Le tengono solo per mettersi in mostra”.
Difficile sperare se lo si è fatto invano negli ultimi anni. Gli fa eco un altro siriano, dall’enorme campo di Zaatari in Giordania: “Tutti questi incontri, eppure il mondo non è stato capace di garantire aiuti umanitari ad Aleppo. È un problema che va avanti da più di cinque anni, dico che è impossibile che facciano qualcosa”.
A New York ci sarà anche Matteo Renzi che, reduce dal deludente summit di Bratislava, denuncia da giorni l’incapacità dell’Europa di affrontarela questione dei flussi migratori.
Interverrà all’Assemblea Generale. E cercherà sostegni al suo Migration Compact, che prevede intese con i paesi d’origine dei migranti. Proposta che da aprile prende polvere sui tavoli di Bruxelles. EURONEWS