2500 giubbotti di salvataggio posti in file ordinate nella grande Parliament Square di Londra, dominata dal palazzo di Westminster.
L’installazione è stata organizzata da attivisti di vari gruppi per denunciare – in contemporanea con la riunione dell’Assemblea Generale dell’Onu a New York – i doveri e le mancanze attribuite alla comunità internazionale sulla crisi dei migranti. I giubbotti sono quelli indossati da uomini in fuga nelle tante traversate della disperazione nel Mediterraneo fra le coste turche e l’Europa e sono disposti come tombe in un cimitero in memoria dei molti che sui “barconi della vergogna” hanno compiuto il loro ultimo viaggio e sono annegati in mare.
Le associazioni voglio inviare così un appello urgente ai leader di governo affinché venga definita un’azione globale in grado di rispondere alla più grave emergenza umanitaria dalla Seconda Guerra Mondiale, garantendo prima di tutto accoglienza e protezione ai 65 milioni di persone costrette nel mondo ad abbandonare le proprie case alla ricerca di un rifugio sicuro.
Il luogo scelto è un rimprovero alla Gran Bretagna e alla sua politica sull’immigrazione, molto rigida finora e con ulteriori possibili restrizioni in vista. Secondo le anticipazione dei media, la premier Theresa May intende ribadire all’Onu la volontà di imporre controlli severi ai confini, evocando ancora una volta distinzioni fra i potenziali “rifugiati” o richiedenti asilo e la massa di coloro che vengono etichettati come “migranti economici”. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/migranti-londra-il-cimitero-dei-giubbotti-di-salvataggio-a23e7fd8-5ca9-4922-85e3-ff50895806ea.html