Roma, Nino Galloni: “Sono disponibile a fare l’assessore al Bilancio”

 

Il punto interrogativo è di quelli enormi. Chi sarà il prossimo assessore al bilancio? Quattordici, dieci, sei nomi: Raggi e i suoi sfogliano la margherita e i pretendenti o si sfilano o vengono scartati per altre commistioni politiche. Chi sembra forte, ma non in cima ai desiderati della sindaca è Nino Galloni pronto dal giorno dopo l’addio di Marcello Minenna, ma tenuto in stand by.

Una disponibilità ribadita anche oggi ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. “Ci sono degli attivisti, dei militanti e dei simpatizzanti, anche vicini al Sindaco”, ha rivelato, “che hanno caldeggiato la mia candidatura e mi hanno chiesto disponibilità, che da parte mia c’è stata –ha spiegato Galloni-. In questo momento il fronte vero è lì, o si fa Roma o si muore. Se si riuscisse a fare qualcosa di veramente innovativo, poi può essere un esempio per tutta Italia e per tutta Europa. In questo momento ci sono due opzioni: Renzi e il M5S. Se il M5S dimostra di saper governare Roma si apre un’autostrada per la sostituzione di Renzi al governo nazionale. Se invece il M5S fallisce a Roma, il Pd guadagna consensi e magari dopo il governo Renzi vincerà il centrodestra, quello che piace meno all’Europa e potrebbero esserci scenari poco rassicuranti”.

Idee per Roma – “Si possono fare varie cose: rivedere tutta la situazione contabile che risente di accordi di tipo truffaldino sui derivati –ha affermato Galloni-. Poi si può introdurre finalmente la moneta complementare, in quest’ambito comincerei ad anticipare sponsorizzazioni, tasse, tutto ciò che può essere un futuro economico e che oggi può essere tradotto in una moneta finanziaria che i cittadini utilizzano e si recupera quando arrivano le sponsorizzazioni e le tasse. Mi riferisco alla creazione di una moneta romana. La base non è tanto favorevole alle Olimpiadi, ma io avevo pensato ad una moneta olimpica, che sfrutta i fondi destinati alle Olimpiadi per fare delle cose. Potrebbe essere un’Olimpiade popolare, molto diffusa sul territorio. Ho delle idee, mi aspetto una squadra che mi supporti e che condivida queste idee. Le idee di uno studioso devono essere trasformate in un programma con un accordo politico”.

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