“La guerra alla riforma è surreale ma serve un accordo per cambiare l’Italicum”. E’ quanto afferma l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una lunga intervista al direttore di Repubblica, Mario Calabresi.
Secondo Napolitano c’è “da riflettere sull’Italicum” perché “rispetto a due anni fa lo scenario politico risulta mutato in Italia come in Europa. Ci sono nuovi partiti, alcuni dei quali in forte ascesa che hanno rotto il gioco di governo tra due schieramenti, con il rischio che vada al ballottaggio previsto dall’Italicum e vinca chi al primo turno ha ricevuto una base troppo scarsa di legittimazione col voto popolare. Si rischia di consegnare il 54% dei seggi a chi al primo turno ha preso molto meno del 40% dei voti. Ritengo che questi e altri aspetti dell’Italicum meritino di essere riconsiderati”.
Napolitano riflette quindi sull’Europa: “Condivido una preoccupazione molto seria: c’è qualcosa di più di un vento euroscettico o euro distruttivo che circola da noi. Siamo davanti a un’ondata di posizioni populiste, di “politica della rabbia” e di furia iconoclasta che non soffia solo in Europa ma anche negli Stati Uniti. Bene ha fatto Merkel in Germania che non ha fatto marcia indietro, confermando la sua linea sui profughi“, ha vaneggiato il presidente emerito.
La situazione della Germania intanto è questa
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