Una nuova tegola rischia di cadere sulle elezioni presidenziali austriache, annullate a luglio e la cui ripetizione è prevista per il 2 ottobre. Stavolta l’intoppo riguarda una presunta carenza di colla sulle buste del voto per corrispondenza e il problema è tanto serio da aver spinto il ministro degli Interni a ventilare l’ipotesi di un posticipo. Wolfgang Sobotka infatti questa mattina si è scusato per “i disguidi tecnici” sul voto postale e ha dato tempo fino a stasera all’azienda tipografica per chiarire la situazione.
“Se le elezioni non possono svolgersi in modo assolutamente regolare a causa di un apparente complicazione tecnica, allora questa è una mia responsabilità… tale da considerare rapidamente un eventuale posticipo”, si legge in un comunicato del ministero.
L’annullamento del voto di maggio aveva già causato un grave imbarazzo alle autorità austriache, con la stampa nazionale e internazionale che aveva ricamato abbondantemente sulla confusione da “repubblica delle banane” che aveva circondato lo spoglio delle schede, con l’annuncio di risultati parziali ad urne ancora aperte.Il voto del 22 maggio aveva incoronato per un soffio il candidato indipendente Alexander Van der Bellen, in testa con poche migliaia di schede (31mila circa) rispetto all’avversario dell’estrema destra Norbert Hofer. Il capo di stato austriaco ha funzioni quasi esclusivamente rappresentative, ma la vittoria del candidato di un partito euroscettico e xenofobo rappresenterebbe un grande successo per l’insieme dei movimenti populisti europei. (askanews)