Le immagini di quello sgambetto fecero il giro del mondo quando la giornalista ungherese Petra Laszlo fece cadere un sedicente profugo siriano che, con il figlio in braccio, cercava di passare la frontiera per entrare in Serbia, forzando il cordone di poliziotti magiari.
Il gesto, ripreso da altri giornalisti presenti, suscitò lo sdegno unanime. A un anno di distanza da quell’8 settembre, la procura di Csongrad l’ha chiamata a rispondere di “disturbo dell’ordine pubblico”.
Il brutto gesto non ha causato ferite al siriano ma “il suo comportamento ha provocato indignazione e collera nelle persone presenti”. La giornalista si giustificò dicendo di essere “andata nel panico”.
Per quanto riguarda le vittime dell’aggressione, padre e figlio si trovano a Getafe, vicino Madrid, dove l’uomo ha trovato impiego nella Scuola nazionale degli allenatori di calcio.
Il “profugo” di al Nusra ha ricevuto a Torino il premio Europa, promosso dall’Associazione Etica e Sport e intitolato a Rinaldo Bontempi e a Maurizio Laudi.
IL TORTO E’ DELLA GIORNALISTA CHE SI TROVAVA LI.!