Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, accusato di brutalità per la sua campagna anticrimine decisamente al di sopra delle righe, ha rifiutato una richiesta d’incontro al segretario generale delle Nazioni unite (Onu) Ban Ki-moon. L’ha comunicato il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric.
Ci sono stati “contatti per cercare di stabilire un appuntamento” per una riunione a margine del forum Asean che si terrà la prossima settimana in Laos, ma “non si è trovato un accordo su un orario.”.Un portavoce del ministero degli Esteri di Manila ha sostenuto che 11 capi di stato hanno richiesto incontri a Duternet durante la riunione dell’Associazione degli Stati del Sudest asiatico e che in nove casi si è detto sì.
“Comprenderete che non potevamo dire sì a tutti e non bisogna dare alcun connotato negativo a quello che non abbiamo potuto organizzare“, ha detto un portavoce.
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Duterte è stato fortmemente criticato dall’Onu per la sua campagna anti-droga che, facendo seguito alle precise minacce fatte dallo stesso presidente, ha registrato già qualcosa come 2mila morti dal 30 giugno, conmolte presudente esecuzioni extragiudiziali da parte sdella polizia. Il presidente filippino, dal canto suo, sostiene che ci sono stati 756 morti per mano della polizia, ma perché resistevano agli arresti. Gli altri sarebbero vittime di scontri tra gang rivali.”Forse noi dovremmo solo decidere di separarci dalle Nazioni unite. Se boi siete degli irrispettosi figli di puttana (sic), allora noi ci separiamo da voi”, ha detto lo scorso mese Duterte in una conferwenza stampa. In seguito a ridimensionato le sue dichiarazioni sostenendo che “scherzava”. (Fonte Afp)