”Oltre alla pena di morte, su cui l’Italia combatte da tempo la sua battaglia in seno agli organismi internazionali, indico due fronti. Entrambi vi vedono protagonisti e sono certo che vi siano spazi per un intervento legislativo. Penso ad una legge destinata a definire il reato di tortura e penso che, al di là di quello che sarà l’approdo – io seguirò con grande attenzione la discussione parlamentare – costituisca un fatto positivo che il Parlamento sia investito del tema della legalizzazione delle droghe leggere”.
Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando si rivolge alla platea dell’auditorium del carcere romano di Rebibbia dove è in corso il Congresso del Partito Radicale. ”Terrò per me le mie opinioni e l’esito di quella discussione non sarà scontato – aggiunge Orlando – ma il fatto che se ne torni a discutere sarà l’occasione per mettere in discussione alcuni tabù che fino ad oggi sono sembrati indiscutibili. E questo penso che di per sé sia un fatto positivo”. ansa