Lo scopo del Fertility Day “è informare correttamente la popolazione sui temi della fertilità, della salute riproduttiva, e sui fattori che possono metterla a rischio”, “ferma restando la libertà di ciascuno di gestirla secondo le proprie scelte di vita”. Così in una nota la Direzione Prevenzione e la Direzione Comunicazione del ministero della Salute intervengono dopo le polemiche di queste ore, sorte “soprattutto sui social media”, in relazione al Fertility Day indetto per il prossimo 22 settembre.
La Direzione Comunicazione e la Direzione Prevenzione precisano che, “accanto a spunti di indubbio interesse per i dibattiti che avranno luogo in quella giornata in diverse città, e alle più diffuse riflessioni che auspichiamo interesseranno i cittadini a partire da quella data, si rileva una lettura dell’evento che non corrisponde allo spirito con il quale la giornata è stata istituita”.
Il Fertility day è la Giornata nazionale di informazione e formazione sulla fertilità, indetta con direttiva del presidente del Consiglio dei ministri del 28 luglio 2016, su proposta del ministero della Salute, ricorda la nota.
“La Giornata costituisce una delle azioni di prevenzione dell’infertilità previste dal Piano Nazionale per la fertilità, elaborato nel maggio 2015 dagli esperti del Tavolo consultivo in materia di tutela e conoscenza della fertilità e prevenzione delle cause di infertilità. L’iniziativa, che vede il coinvolgimento di giovani, insegnanti, famiglie, medici e operatori sanitari, associazioni, società scientifiche, federazioni e ordini, farmacie, scuole e comuni, sarà articolata in momenti di approfondimento scientifico con esperti del settore attraverso delle tavole rotonde che potranno essere seguite via streaming e saranno allestiti dei villaggi nelle piazze di città italiane in cui la popolazione potrà avere consigli e ricevere materiale informativo”.
Scopo della Giornata “è informare correttamente la popolazione sui temi della fertilità, della salute riproduttiva, e sui fattori che possono metterla a rischio. Il ministero” dunque “si prefigge esclusivamente di fornire alla popolazione e soprattutto ai giovani informazioni e strumenti utili a preservare la fertilità che può essere inficiata da stili di vita non sani, comportamenti dannosi sul piano sanitario, malattie sessualmente trasmesse, ferma restando la libertà di ciascuno di gestirla secondo le proprie scelte di vita”.
La prevenzione è la mission del ministero e la salute, anche quella riproduttiva, il principale obiettivo, sottolinea la nota. “Le persone, quando sono informate correttamente, possono operare delle scelte libere e consapevoli. Tale principio, in un ambito così importante come quello della salute, è di rilevanza assoluta”, concludono le due Direzioni. adnkronos