Ragusa – Tra gli ultimi immigrati soccorsi e fatti approdare al porto di Pozzallo (Ragusa) circa quattrocento persone – c’è anche lei: una giovane marocchina che accusava dolori all’addome. Se ne accorgono gli operatori della struttura che la ospita e subito la donna viene condotta all’ospedale «Maggiore» di Modica, dove viene visitata dagli operatori sanitari e sottoposta agli accertamenti necessari.
Ed ecco cosa scoprono i medici. La ragazza, A.M., queste le iniziali del nome, 27enne originaria del Marocco, si era sottoposta non meno di trenta giorni prima nel suo paese d’origine a un’addominoplastica, ovviamente a pagamento. Si tratta di un intervento di correzione del rilassamento addominale e in alcuni casi viene rimosso il grasso o tessuto adiposo in eccesso per tendere la parete addominale. Insomma si era tolta la «pancetta», chirurgia plastica che tanti di noi vorrebbero fare ma che non possono permettersi. Alcuni siti medici specialistici sottolineano che questa tipologia di intervento non è volta alla riduzione del peso, quanto al miglioramento estetico della regione addominale.
A riportare la notizia è il quotidiano on line ragusanews.com che fa presente che l’operazione sarebbe costata circa 5mila euro. Sarebbe stata la stessa giovane a riferirlo ai sanitari, che l’hanno sottoposta alle cure del caso per poi dimetterla nell’arco della stessa giornata dall’ospedale. Ed è lecito supporre che probabilmente in queste ore la signora in questione stia già presentando domanda d’asilo.
Un caso che induce a ripensare il profilo degli immigrati che giungono sulle nostre coste. Non sono solo disperati disposti a sottoporsi a condizioni inumane nei capanni in cui vengono ammassati in Libia prima della partenza per le coste siciliane, così come vorrebbero farci bere i nostri governanti, ma è una marea di umanità variegata. Il caso della giovane marocchina ne è testimonianza. [….]
La migrante economica (clandestina) sbarcata a Pozzallo proverrebbe da una famiglia di ceto medio-alto. Il suo viaggio alla volta dell’Italia sarebbe iniziato dalle coste libiche con altre 400 persone pur di esaudire i suoi sogni nel cassetto di approdare nel Bel Paese. Bel Paese, ormai, solo per chi non è italiano. Dopo le dimissioni dall’ospedale la giovane ha fatto rientro nella struttura d’accoglienza a cui è stata destinata. IL GIORNALE
Le ONG di sinistra ed i tentacoli del Vaticano, pubblicizzano in Africa ed in tutto il terzo mondo:”Venite a trascorrere le vacanze gratis in Italia per almeno due anni tutto è pagato da quei fessi degl’italiani” ed è ovvio che poi ne arrivino a migliaia ogni giorno.