Era il 28 luglio del 2015 quando Italmobiliare aveva annunciato l’accordo con HeidelbergCement per acquisire Italcementi. Lunedì partirà l’opa sul 55% della società che rappresenta l’ultimo tassello dell’acquisizione da parte del colosso tedesco e porterà al delisting di Italcementi da Piazza Affari. L’offerta sarà promossa da HeidelbergCement France e avrà ad oggetto massime 192.098.873 azioni ordinarie Italcementi, pari al 55% del capitale. Le azioni saranno comprate a 10,6 euro, lo stesso prezzo con cui il gruppo tedesco ha comprato la prima tranche del 45%.
Il prezzo di Borsa (10,59 euro alla chiusura di venerdì) si è allineato da tempo al prezzo dell’opa ma alla data di annuncio dell’operazione questo valore rappresentava un premio del 70,6% rispetto al prezzo medio ponderato di Borsa dei tre mesi precedenti, per un controvalore totale di 1,66 mld di euro. Un guadagno per Italmobiliare, la società della famiglia Pesenti, a cui bisogna sommare il valore dell’opa che inizierà lunedì: l’esborso ammonterà a poco più di 2 mld di euro per HeidelbergCement che, con l’acquisizione, si prepara a diventare il primo gruppo mondiale nel settore degli aggregati e il secondo nel cemento.
Sommando i ricavi del 2015 registrati dai due gruppi del cemento (13,465 mld per Hc e a 4,3 mld di euro per la società italiana) si arriva quasi a 18 miliardi di euro.
Nell’ultimo comunicato del cda sull’offerta dello scorso 1 agosto è spiegato che il gruppo tedesco intende “riorganizzare parzialmente sia la struttura aziendale sia la struttura direttiva italiana” di Italcementi, “laddove possono essere ottenuti risparmi in termini di efficienza”. In particolare, la riorganizzazione sarà completata nel 2020 e “potrebbe avere un possibile impatto su 400 lavoratori a livello corporate e della sede centrale italiana, su un totale attuale di 2.500“.
Per la questione è in atto una vertenza e al Mise, un mese fa, si è tenuto un vertice tra azienda tedesca e sindacati: prossimamente, HeidelbergCement presenterà al governo un documento con esigenze e prospettive del gruppo tedesco, da discutere poi con le organizzazioni sindacali e il Mise si è impegnato a riconvocare le parti entro il mese di settembre.
Per Italcementi, l’ultimo semestre ha registrato un rosso importante: la perdita è stata di 345,7 milioni di euro contro un utile di 3,8 milioni di euro nel primo semestre 2015. I ricavi, pari a 2,1 mld di euro, hanno registrato una flessione del 2,1% rispetto al pari periodo 2015.
Pesenti: “Non conta il controllo, ma lo sviluppo” – “Un imprenditore sa che l’importante è garantire lo sviluppo futuro dell’attività più che arroccarsi nella continuità del controllo dell’azienda”. Così Giampiero Pesenti, presidente di Italmobiliare, commentò in una nota l’accordo. “Italcementi e HeidelbergCement sono due società che operano in questo settore da ormai un secolo e mezzo. Questo lungo cammino, con un solido bagaglio di conoscenza tecnica e imprenditoriale, viene ora messo in comune con una scelta lungimirante per garantire continuità e crescita di entrambe le realtà”.
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