Niente Paralimpiadi per la Russia. Il Tribunale arbitrale dello Sport (Tas) ha respinto il ricorso di Mosca contro l’esclusione totale dei suoi atleti decisa lo scorso 7 agosto dal Comitato paralimpico internazionale (Ipc). Il Board dell’Ipc ha assunto il drastico provvedimento in relazione all’esistenza di un sistema di ‘doping di stato’ nel Paese. La Russia, già rappresentata da una delegazione ridotta nei Giochi appena conclusi, sarà del tutto assente nella manifestazione che prende il via il 7 settembre.
Secondo il Tas, il Comitato paralimpico “non ha violato alcuna norma procedurale nella gestione del procedimentop che ha portato alla sospensione del Comitato paralimpico russo”. La sanzione adottata dall’Ipc è giudicata “proporzionata alle circostanze” visto che Mosca “non ha prodotto alcuna prova per contraddire i fatti alla base del provvedimento del Comitato internazionale”.
“La decisione odierna rafforza la nostra solida convizione secondo cui il doping non abbia assolutamente posto nello sport paralimpico e ci consente di garantire una competizione ancora più corretta ed equilibrata”, ha commentato Philip Craven, presidente del Comitato paralimpico internazionale, aggiungendo però che “questo non è un giorno di festa: esprimiamo totale solidarietà agli atleti che ora salteranno le Paralimpiadi. Ci auguriamo che questa decisione favorisca un cambiamento in Russia”.
Da Mosca è arrivata la reazione irritata del premier Dmitry Medvedev. “E’ un colpo inferto a tutte le persone disabili, non solo ai russi. Si tratta chiaramente di politica di alto livello, questi sono i divertimenti dei grandi paesi”, ha scritto in un commento sulla propria pagina Facebook, evidenziando che la vicenda “per l’80% riguarda la politica e per il 20% il doping”. “Dobbiamo cancellare il doping dallo sport, anche dallo sport russo. Nel nostro paese questo è stato ribadito ad ogni livello. Possiamo riuscirci da soli? La risposta è no”, ha aggiunto. adnkronos