Lo stand della casa editrice “Shalom” è uno dei punti fermi del Meeting di Rimini. Oltre alle pubblicazioni religiose, propone ai visitatori gadget, oggetti sacri, rosari e poster. Ma quest’anno non c’è spazio per la madonna.
“Siamo stati costretti a coprire la statua della Vergine – spiega la responsabile dello stand – per non offendere le altre religioni“.
“Al Meeting di Rimini, organizzato dal movimento cattolico Comunione e Liberazione, impongono di coprire i simboli cristiani e la statua della Madonna per ‘non provocare le altre religioni’. Sono le prove generali di sottomissione all’Islam. Io sono convinta invece che la difesa dei nostri valori, della nostra identità e delle nostre radici cristiane è uno dei presupposti per dialogare con le altre culture e combattere il fondamentalismo islamico”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Meeting Cl: statua della Madonna coperta “per non offendere altre religioni”
A replicare all’ondata di indignazione provocata dall’episodio, ci pensa Stefano Pichi Sermolli, portavoce del meeting di Rimini: “Basterebbe ascoltare con attenzione il video di Repubblica.it per capire l’infondatezza della polemica intorno all’immagine coperta della Madonna. La signora intervistata, con il volto coperto, afferma che non è stato il Meeting a chiedere di coprire l’immagine. D’altra parte visitando il Meeting e i padiglioni della fiera ci si imbatte in diverse immagini della Madonna, visibile a chiunque”. (con fonte adnkronos)
Ed allora, chi avrebbe minacciato la Signora della Shalom?
E poi cosa dovremmo fare quando qualcuno ci chiederà non solo di coprire la Vergine Maria, ma di rinnegare NS Gesù Cristo?
Se la casa editrice “Shalom” è un punto fermo, non dimentichiamoci l’arrotino “Inshallah” e la premiata coltelleria “Allahu akbar”. La Massoneria invece non è dimenticata, ma a predicarne i dogmi è sufficiente Bergoglio.