“Una proposta intelligente, positiva e realizzabile, che facilita l’inserimento sociale, valorizza le risorse impiegate nella società civile e favorisce la legalità sul territorio contro forme di illegalità”.
Monsignor Giancarlo Perego, direttore generale di Migrantes, la fondazione della Cei (vescovi) per i migranti, i profughi, i rifugiati e i richiedenti asilo, sentito dall’AdnKronos, promuove l’idea lanciata dal prefetto Mario Morcone, capo del dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno, di affidare ai migranti lavori socialmente utili.
Prefetto Morcone: affidare ai profughi lavori utili a retribuzione ridotta
Il prefetto Mario Morcone propone di affidare ai profughi lavori utili per le città. “Convogliamo nel lavoro i migranti che sono legittimamente sul nostro suolo: i rifugiati o chi ha presentato richiesta d’asilo”, afferma il capo del dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno in un’intervista al Corriere della Sera. Morcone pensa per tale lavoro a “una retribuzione ridotta: la decurtazione servirebbe per recuperare i costi dell’accoglienza”.
Monsignor Perego ricorda che “la proposta non è una novità assoluta, ma l’aspetto nuovo riguarda il rafforzamento di questa possibilità sull’intero territorio nazionale e la valorizzazione di percorsi di inserimento lavorativo e di inclusione sociale anche per l’ottenimento di un permesso legale di soggiorno in termini di protezione umanitaria”.
L’esponente della Conferenza Episcopale italiana rilancia: “Se ai lavori socialmente utili e alle possibilità di contratti di lavoro regolari si unisse anche la possibilità da parte dei moltissimi giovani richiedenti asilo di poter partecipare ai bandi per il servizio civile, credo che aumenterebbero le possibilità di inserimento sociale nel nostro territorio dei migranti e dei rifugiati che, diversamente, rischiano di rimanere in una condizione di passività per molto tempo”. ADNKRONOS