PIEVE TESINO (TRENTO), 18 AGO – “Sprovvista delle sue autentiche ambizioni l’Europa non può esistere. Non sono le banche o le transazioni commerciali che hanno determinato l’Unione europea, ma uomini politici e parlamenti lungimiranti: non sono le crisi finanziarie che potranno distruggerla, ma soltanto la nostra miopia nel non riconoscere il bene comune”. Così il capo dello Stato, Sergio Mattarella, nella lectio degasperiana 2016 a Pieve Tesino, in Trentino. “Dare voce a chi, soprattutto tra i giovani, sente già l’Europa come il proprio ambiente di vita; tradurre in regole ciò che è già vissuto come naturale, talvolta persino avvertito come scontato; dare risposta a chi è in difficoltà, lavorando per una politica di solidarietà civile diffusa: questo è il compito dei politici per il futuro”.
L’Unione europea deve rilanciare l’integrazione e non lasciarsi trascinare, appiattirsi dopo il referendum britannico che ha sancito l’uscita del Regno unito dall’Ue.
“L’Unione Europea non può ritirarsi dalle sue responsabilità e il cosiddetto metodo intergovernativo nelle decisioni non può surrogare il valore democratico delle istituzioni europee, specie del Parlamento di Strasburgo”, ha detto Mattarella aggiungendo che “tanto meno questo può avvenire dopo la decisione nel referendum britannico che richiede un rilancio dell’integrazione e non una sorta di appiattimento sulle resistenze che hanno condotto a quel risultato negativo. A sfide sempre più globali occorrono risposte politiche europee, concordate a tutti i livelli”.