Svezia, positiva all’alcol test: si dimette ministra musulmana

 

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Un bicchiere di troppo le è costato la carriera, costruita a tavolino. In Svezia, la ministra dell’Istruzione Secondaria, dell’Istruzione degli Adulti e della Formazione, (non dell’Istruzione come è stato detto) ministero creato apposta per lei), Aida Hadzialic, 29 anni, si è dimessa dopo essere stata sorpresa alla guida con un tasso alcolico oltre i limiti di legge.

La donna, la più giovane ministro del governo svedese di centrosinistra, aveva bevuto due bicchieri, “uno di vino e uno di spumante”, come ha raccontato lei stessa, definendo l’accaduto “l’errore più grande della sua vita”. Quattro ore più tardi si è messa alla guida da Copenaghen, dove aveva trascorso la serata, diretta a Malmo, convinta che “il tempo intercorso fosse sufficiente a smaltire l’alcol”. Ma non è stato così.

Fermata dalla polizia sul ponte che collega la Danimarca alla Svezia, la ministra è risultata positiva all’etilometro, con un tasso alcolemico pari a 0,2 grammi per litro di sangue. Un reato che nel Paese prevede una pena fino a sei mesi di detenzione. In attesa di giudizio, la ministra ha immediatamente rassegnato le dimissioni, dicendosi consapevole del suo comportamento certamente poco esemplare.

Nata in Bosnia 29 anni or sono, immigrò in Svezia all’età di cinque anni. Lo scrive il prof  Sandro Mela sul suo sito >>>

Ciclo di studi fino alla laurea in giurisprudenza, coniugata con tale Mubarak Iqbal (Barkat), ma con “ottimi rapporti” con Mr Zah Zana, NazHan, Aashar, musulmana sunnita dichiarata.

Il partito socialdemocratico svedese la adocchia per tempo, lei aderisce con entusiasmo, ed ecco una carriera lampo, ivi compresa una cittadinanza svedese concessa alla velocità della luce.

È stata eletta deputato nelle file del partito socialdemocratico nelle elezioni politiche del 2014, all’età di 27 anni.

Infatti:

– è socialdemocratica;

– è femmina;

– è immigrata;

– è musulmana;

– conduce vita chiassosamente chiacchierabile.

Queste sono doti e caratteristiche ineffabilmente allettanti per ciascun buon socialista, caratteristiche ininfluenti se non negative per tutti gli altri.

E tutto questo in spregio al retaggio religioso, culturale, sociale, storico e politico del popolo.