Congo: ribelli islamisti fanno strage di civili, almeno 36 morti

 

Adf-congo

KINSHASA, 14 AGO – Costretti a ritirarsi dal nord-est del Congo dall’avanzata dei militari, i ribelli islamisti delle Forze alleate democratiche (Adf) hanno massacrato civili dei villaggi che incontravano sulla loro strada, lasciandosi dietro almeno 36 morti, 14 dei quali donne: un bilancio destinato ad aggravarsi.

E’ l’accusa lanciata dai militari congolesi: “Due giorni fa abbiamo riconquistato le loro posizioni a Mwalika, a una 30 di chilometri da Beni, dove abbiamo distrutto i loro rifugi sotterranei. Nella loro fuga, gli islamisti hanno ucciso almeno 30 civili a Rwangoma”, ha dichiarato il portavoce militare, generale Richard Kasonga. Ma il governatore della travagliata provincia del Nord Kivu, Julien Palaku, ha detto che nell’obitorio locale sono stati ammassati i cadaveri di 22 uomini e 14 donne, prevedendo che ne arriveranno altri.

I ribelli dell’Adf  sono ritenuti responsabili dell’uccisione di almeno 500 civili nel Nord Kivu dall’ottobre 2014, da quando cioè l’esercito di Kinshasa ha avviato l’offensiva contro le loro basi. (con fonte ansa)

Secondo l’intelligence inglese e in base a un rapporto compilato da esperti delle Nazioni Unite, ci sarebbe una Ong turca dietro al finanziamento del Allied Democratic Forces (ADF) che ha come scopo principale quello di trasformare l’Uganda in uno stato islamico.

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