Per dare un tetto provvisorio ai clandestini respinti dalla Svizzera, che da un mese si trovano nei giardini della stazione ferroviaria San Giovanni di Como, il ministero dell’Interno ha avviato le procedure per inviare sul Lario moduli
prefabbricati. È emerso oggi nell’incontro tra il prefetto Bruno Corda, il sindaco di Como Mario Lucini e l’assessore ai servizi sociali Bruno Magatti. Al momento, tuttavia, non si sa ancora dove potranno essere collocati i prefabbricati, visto che sono in corso varie trattative con enti o privati proprietari di alcune aree nelle vicinanze della stazione di Como. Anche oggi i migranti erano circa 500, assistiti dai volontari italiani e svizzeri.
Critico Nicola Molteni, deputato comasco della Lega Nord: “È assurda l’idea di case prefabbricate per ospitare i 500 immigrati clandestini che bivaccano in stazione San Giovanni a Como – sottolinea -. Invece di fare sgomberi, espulsioni e rimpatri, il Governo pensa di regalare la casetta ai clandestini? Una follia assoluta, da Roma non trovano di meglio che regalare la casa prefabbricata a vita per 500 clandestini, mentre i comaschi poveri, i comaschi anziani, i comaschi in difficolta’ economica o abitativa, vengono lasciati a morire in mezzo alla strada. Una vergogna, un razzismo di stato verso Como e i comaschi, che non possiamo accettare. Renzi e Alfano trattano i clandestini come cittadini di serie A e i comaschi come cittadini di serie B. Come Lega Nord siamo pronti a tutto per bloccare questa follia”. IL GIORNO