Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha disposto “l’allerta massima”, per prepararsi al combattimento, per tutte le unità militari al confine con la Crimea e nel Donbass. Ne ha dato notizia lo stesso Poroshenko su Twitter.
Il servizio di sicurezza russo Fsb ha annunciato di aver sventato un “attentato terroristico” ordito dall’intelligence ucraina in Crimea, penisola ucraina annessa da Mosca nel 2014.
Nella notte fra il 6 e il 7 agosto, vicino alla città di Armiansk, nella repubblica di Crimea, è stato trovato un gruppo di “sabotatori” e in seguito ad un conflitto a fuoco è morto un agente dell’FSB. Lo annuncia lo stesso servizio di sicurezza russo che accusa “il ministero della Difesa ucraino” di essere responsabile dell’operazione.
Sempre secondo l’FSB, nella notte dell’8 agosto sarebbero avvenuti altri due tentativi di “irruzione” di “terroristi e sabotatori” coperti “dal fuoco dei blindati ucraini”.
Poroshenko – Le accuse che Mosca rivolge a Kiev di organizzare blitz di “sabotatori” in Crimea sono “fantasie” nonché “un pretesto per ulteriori minacce militari contro l’Ucraina”: ha dichiarato Poroshenko. “La Russia accusa l’Ucraina di terrorismo nella Crimea occupata nello stesso modo insensato e cinico col quale sostiene che non ci sono truppe russe nel Donbass”.