FERRARA. Alle polemiche, ai camion con reti e materassi fatti tornare indietro, ai “non sapevo” è seguito, mercoledì 3 agosto, un atto formale a mettere un punto nello sventurato pasticcio di Gaibanella. Migranti nella villa storica all’insaputa dei proprietari
La diffida. Il custode giudiziario della porzione di Villa Modoni sottoposta a pignoramento, Angelo Adamini, in una mail inviata all’assessore Sapigni e alla cooperativa Camelot «diffida chiunque a sottoscrivere atti o a porre in essere azioni o fatti aventi a oggetto l’immobile suddetto, senza il mio consenso scritto, previa autorizzazione del Tribunale di Ferrara».
Dal febbraio 2016, infatti, da quando la porzione di Villa Modoni di pertinenza della società “Le Robinie” è stata pignorata, è il custode giudiziario a ricoprire il ruolo di proprietario dell’immobile. Così, all’indomani del caos scoppiato a Gaibanella, Adamini è intervenuto a bloccare sul nascere qualsiasi progetto non da lui autorizzato. Oltre a confermare che la convenzione stipulata tra Camelot e la società che aveva preso in affitto i locali, la Global Service, è del tutto irregolare.
Piu’ informazioni su LaNuovaFerrara