L’inchiesta giudiziaria potrebbe avere gli effetti di un terremoto politico. Il sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli, del Pd, è indagato assieme a tutti e cinque gli assessori della sua giunta di centrosinistra e ad alcuni dirigenti del municipio nell’ambito di un’inchiesta sulle nuove assunzioni a Palazzo di Giano.
Un fulmine a ciel sereno – scrive la Nazione – , che potrebbe portare addirittura al commissariamento del Comune, visto il coinvolgimento dei massimi esponenti, politici e burocratici, della città toscana. Le accuse nei confronti dei sei membri del governo cittadino (oltre al primo cittadino Bertinelli, sono indagati il vicesindaco Daniela Belliti e gli assessori Tina Nuti, Mario Tuci, Elena Becheri e Giuliano Palagi) sono pesanti. I magistrati ipotizzano, anche se non per tutti gli indagati (sedici, in tutto, seppur in posizioni differenti), l’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, la concussione, l’abuso d’ufficio, il falso.
bell’esempio di onestà politica.
Speriamo che i Magistrati non siano tutti uguali nel dare arresti domiciliari qui se sono colpevoli debbono andare in GALERA no che chi ruba un pollo va in galera e chi commettono reati molto gravi vanno ai domiciliari!