PISA, 3 AGO – La rete della Comunità Marocchina in Italia (Racmi) criticano il sindaco di Pisa che – riportano media locali – ha issato su un ponte una bandiera ‘saharawi’ per accogliere un gruppo di bambini di quel popolo originario della regione a sud del Marocco, ex colonia spagnola annessa ai territori del Regno ma dove da decenni il Fronte Polisario lotta per l’indipendenza. Un episodio accolto con “amarezza e preoccupazione” dalla Racmi, che evidenzia in una nota “il disagio” per l’attività “ostile” al Marocco ed alla sua “integrità territoriale” e si dice sorpresa di scoprire che bambini provenienti dall’Algeria siano stati “strumentalizzati a Pisa nella propaganda e nella disinformazione con l’inaccettabile complicità del sindaco Marco Filippeschi, che ha personalmente ‘issato’ sul suolo pubblico a Pisa una ‘bandiera’ di una entità inesistente (saharawi)”.
“Vorremo sottolineare che il gruppo separatista ed eversivo Polisario – afferma Yassine Belkassem, coordinatore nazionale di Racmi – si è trasformato in quattro decenni in un movimento che trattiene in ostaggio delle persone in Algeria impedendogli di esprimersi liberamente per l’Autonomia avanzata proposta dal Marocco, come il caso della Regione Alto Adige, prevista dalle varie risoluzioni dell’Onu”.
La Rete dei marocchini in Italia, chiedendo un intervento al Prefetto di Pisa, denuncia la “strumentalizzazione di un conflitto regionale artificiale attorno all’integrità territoriale marocchina, costruito a tavolino durante la guerra fredda e a causa dell’egemonia di Gheddafi e dell’Algeria”.
La rete chiede inoltre a Ministero di Lavoro e Direzione Generale dell’Immigrazione di sanzionare quanti accolgono “bambini stranieri indifesi, sfruttandoli nella propaganda politica e di disinformazione”, con “abusi” che violerebbero – accusa – le modalità di soggiorno dei minori accolti. (ANSAmed).