Farook Aftab, il magazziniere di 26 anni di Vaprio d’Adda, in provincia di Milano, espulso perché accusato di essere un “aspirante combattente” dell’Isis, era pronto a colpire anche l’aeroporto di Bergamo, il terzo scalo d’Italia. Lo rivela il Corriere della Sera. Voleva il martirio e riteneva gli attentati di Parigi una “legittima” reazione alle operazioni dalla Francia. Prima di essere espulso, a Il Giorno aveva mentito: “Non sono un terrorista”.
Secondo gli accertamenti del Ros di Milano, Farook Aftab aveva esaminato su internet documenti e filmati riconducibili al fondamentalismo islamico e al terrorismo di matrice jihadista. Aveva inoltre giurato, in modo anonimo, sottomissione al Califfo davanti a un video on line, seguendo cosi’ il rito previsto dall’Isis per gli aspiranti affiliati che si trovino in uno stato occidentale.
Arrivato nel nostro Paese nel 2003, Farook aveva provato a ottenere la cittadinanza italiana, ma la richiesta era stata respinta questa primavera. Per questo, secondo gli 007, aveva cominciato a dare segni di maggior aggressività, tra cui la minaccia di “colpire” anche un’enoteca.
La difesa: “Non sono un terrorista” – “Non mi sono convertito al Califfato. Non sono mai andato sui siti degli estremisti”. Così il 26enne, in un’intervista a Il Giorno, ha respinto tutte le accuse prima di essere espulso. Aftab, infatti, è stato trasferito nel Cie di Torino e poi imbarcato su un volo diretto a Islamabad. “Sono un musulmano ma non un terrorista, tutti mi conoscono come una persona disponibile”, si è difeso. tgom24
Del senno di poi, son pien le fosse. !!!
Anche le allodole si acchiappano con lo “specchietto”.!