Indiano ucciso a colpi di mazza nel Casertano: arrestato il nipote

 

Un 53enne di origini indiane è morto in ospedale a Castel Volturno (Caserta) a causa di gravissime ferite alla testa. Un suo connazionale e parente, un nipote di circa 20 anni, è stato individuato dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Caserta e del Commissariato di Sessa Aurunca quale possibile autore dell’omicidio ed è attualmente ricercato. La vittima era giunta all’ospedale civile di Sessa Aurunca ieri mattina alle 9, in stato di incoscienza comatosa dovuto a gravissime lesioni al cranio causate da un corpo contundente, probabilmente una mazza.

Da subito considerato in imminente pericolo di vita, il 53enne è stato trasportato d’urgenza alla clinica Pineta Grande di Castel Volturno per essere sottoposto a intervento chirurgico, ma è deceduto alle 12.15. Sono subito scattate le indagini da parte degli agenti della Polizia, che hanno ascoltato alcuni parenti della vittima e il suo datore di lavoro.

((AdnKronos) -) G. K., 20enne indiano domiciliato a Fondi, è stato arrestato per l’omicidio dello zio 53enne, ucciso a Sessa Aurunca (Caserta) . Il giovane è stato individuato dagli uomini della Squadra mobile della Questura di Caserta e del Commissariato di Sessa Aurunca che hanno ascoltato diversi parenti e conoscenti della vittima.

Il 20enne, principale sospettato dell’omicidio, è stato rintracciato e fermato nel comune di Fondi, presso l’esercizio commerciale dove lavora. Ascoltato dagli uomini della Squadra mobile e del Commissariato, ha ammesso di aver raggiunto lo zio, presente in Italia solo da pochi giorni e ospitato da parenti nel comune di Sessa Aurunca, di aver avuto con lui una violenta lite e di averlo colpito alla testa con una mazza di ferro, fuggendo dopo essersi reso conto di quanto aveva fatto.

I motivi dell’astio tra i due sarebbero da ricondurre a una disputa patrimoniale su un immobile di famiglia in India. Nel corso del sopralluogo sul posto, nei pressi dell’abitazione nella quale la vittima era ospitata, gli investigatori della Polizia di Stato hanno individuato e sottoposto a sequestro la sbarra di ferro utilizzata dall’omicida. Il 20enne è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e portato in carcere a Latina.