L’Unione Europea (Ue) e gli Stati Uniti non devono dare consigli alla Turchia, bensì “occuparsi degli affari loro”. Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, commentando con i giornalisti ad Ankara i timori espressi dall’Occidente per le epurazioni che hanno seguito il fallito golpe militare del 15 luglio. Ieri il ministro dell’Interno turco, Efkan Ala, ha annunciato che sono state arrestate 18.044 persone dal fallito colpo di Stato e che per 9.677 di loro è stata confermata la misura del carcere.
“Alcune persone ci danno consigli. Dicono che sono preoccupate. Fatevi gli affari vostri! Guardate le vostre azioni”, ha affermato Erdogan, citato dai media locali. “Non una singola persona ci ha fatto le condoglianze né dall’Unione Europea né dall’Occidente (per i morti del golpe, ndr) e poi dicono che ‘Erdogan è così arrabbiato'”, ha spiegato.
“Questi Paesi o leader che non sono preoccupati della democrazia della Turchia, delle vite della nostra gente – mentre lo sono molto del destino dei golpisti – non possono essere nostri amici”, ha proseguito il presidente turco, aggiungendo di aver ritirato, come gesto di buona volontà, centinaia di cause legali avviate contro chi lo avrebbe insultato. adnkronos
Ha ha ha, la grande U.E. che vogliono accogliere certa gente in Europa? ed ecco puntualmente il risultato del buonismo, prendete e portate a casa, ma lo volete capire o fate finta di non capire che il buono se lo mangia il lupo! svegliatevi e mettete gente competente in U.E.
hahahahahahah … Persino L’on/le Gentiloni deve farsi i fatti suoi .!