Nazione Rom diffida Governo, Regione Toscana e Comune di Cascina

 

Con protocollo 21523 del 29 luglio 2016, indirizzato, al Sindaco Susanna Ceccardi del Comune di Cascina (Pi), al Sindaco Filippo Nogarin di Livorno, al Sindaco Mario Ferrari di Portoferraio – Isola d’Elba, al Commissario Prefettizio Fabrizio Stelo di Viareggio, al Sindaco Dario Nardella di Firenze, al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro delle Pari Opportunità Maria Elena Boschi, al direttore Unar Francesco Spano, Marcello Zuinisi legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom (ANR) ha diffidato le istituzioni, chiedendo di fermare la pulizia etnica in atto nei territori, gli sgomberi, le ordinanza razziste anti Rom, Sinti e Caminanti (RSC)

Il documento indirizzato inoltre ai Prefetti di Pisa, Livorno, Lucca, Firenze, all’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Procura della Repubblica di Lucca, alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ed alla Commissione Europea chiede di implementare nel territorio nazionale e nella Regione Toscana la Strategia Nazionale di Inclusione dei RSC, la sua governance, in attuazione agli Accordi Quadro Strutturali Eu. Una denuncia delle gravi responsabilità degli amministratori pubblici per quanto disposto negli ultimi giorni, settimane, mesi ed anni.

E’ di ieri il nuovo report del Consiglio d’Europa contro il Governo e l’Italia: RSC sono discriminati e necessitano di una protezione dal razzismo. Unar punto di contatto nazionale per l’applicazione della Strategia deve diventare un organismo autonomo, svincolato dal potere di controllo politico esercitato, ad oggi, da parte del Premier Renzi e del Ministro Maria Elena Boschi.

http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2016/07/28/rom-consiglio-europa-in-italia-urgenti-misure-protezione_bdd32761-9889-4655-9703-d4b7a9c68d0d.html

Strasburgo chiede il riconoscimento linguistico e culturale di RSC. Al riguardo la Fondazione Romanì ha depositato, sostenuta da 21 parlamentari, la proposta di legge n. 3162 in data 5 giugno 2015. La soluzione è semplice: emendare l’articolo 2, comma 1, della legge n. 482 del 15 dicembre 1999. Una legge che che tutela le minoranze linguistiche in Italia, tutte tranne la lingua e la cultura della minoranza Romanì. L’ennesimo atto di discriminazione razziale anti Rom.

Da aprile 2016, ANR ha ufficialmente richiesto, tramite protocolli istituzionali alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, all’Agenzia di Coesione Territoriale, alla Regione Toscana, alla Città Metropolitana ed al Comune di Firenze, l’adeguamento del partenariato e della governance nei Comitati di Sorveglianza del PON Città Metro, del PON Inclusione, dei programmi FES, FESR e FEASR 2014 – 2020. La richiesta in attuazione e rispetto del regolamento UE n. 1303/2013. Si tratta delle strutture istituzionali di garanzia che gestiscono i sei miliardi di euro più uno stanziati dalla Commissione Europea all’Italia nel corso del 2015. Programmi che dovrebbero garantire una casa, il lavoro, la scuola e la sanità per i più poveri, per RSC.

Ad oggi il denaro è sparito e nei territori si assiste ad una azione paragonabile ad una vera pulizia etnica. Per questi motivi ANR ha denunciato alla Procura della Repubblica di Lucca il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il Ministro Boschi ed il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. In Italia i diritti non vengono garantiti. Solo il rispetto della Strategia Nazionale e degli Accordi Eu può arrestare questa deriva istituzionale nella illegalità e nel razzismo anti Rom. Un impegno a cui nessuno può sottrarsi.

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