La paura di attentati si diffonde a macchia d’olio anche in Italia e porta a compiere gesti clamorosi. Come quello del sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che ha deciso di vietare gli eventi religiosi negli edifici comunali. Nello specifico si tratta di tre luoghi destinati ad ospitare manifestazioni culturali che d’ora in avanti saranno interdetti alle confessioni religiose, di qualunque tipo esse siano.
Nizzi: “Nessuna discriminazione religiosa”
Come prevedibile la decisione presa dal primo cittadino della città sarda ha subito innescato un mare di polemiche. Ma questo non ha fermato Nizzi. “Non c’è alcuna discriminazione religiosa, io sono cattolico e resto tale, ci poniamo esclusivamente un problema circa le sicurezza delle strutture comunali” ha dichiarato alla stampa.
“Non vogliamo correre pericoli”
“In questo momento – ha proseguito – non vogliamo correre pericoli, anche se a Olbia la spia dell’allarme non si è ancora accesa”. “Tutte le manifestazioni – ha concluso – possono essere svolte in strutture private, non esiste nessun divieto in merito”.
REDAZIONE TISCALI