Un uomo di nazionalità irachena è stato arrestato per “possesso di esplosivi” a Lodz, città dell’area centrale della Polonia.
La portavoce della Procura locale, Beata Marczak, ha dichiarato che la quantità di esplosivi trovatagli addosso è “minima, non sufficiente a provocare un’esplosione”. Giovedì scorso l’iracheno, 40 anni, è stato interrogato da agenti dei servizi mentre la sua camera veniva perquisita.
L’iracheno è stato poi posto in stato di detenzione preventiva per due mesi. Al momento, fa sapere la Procura, “non vi sono elementi per accusarlo di terrorismo”. Ma rischia comunque otto anni di reclusione se dovesse essere riconosciuto colpevole di detenzione illegale di sostanze esplosive. Sull’arrestato è in corso un’inchiesta sotto la supervisione dell’Agenzia per la sicurezza interna polacca. Si indaga in particolare sulla sua identità, perché l’iracheno viveva in Polonia senza un indirizzo permanente, ha spiegato un portavoce del tribunale di Lodz.
Secondo il canale tv privato Polsat News, l’uomo aveva con sé delle note sui preparativi di “atti terroristici” il cui obiettivo sarebbero stati principalmente “esercizi commerciali francesi” in Polonia. In passato, riferisce ancora Polsat News citando fonti non ufficiali, l’iracheno ha vissuto per qualche anno in Svizzera, poi era stato respinto dalla Svezia arrivando in Polonia qualche settimana fa.