Il problema c’è ed è fuori controllo: lo spaccio nel Parco delle Groane e soprattutto intorno alle fermate ferroviarie della Saronno-Seregno. E allora la soluzione drastica: le fermate Cesano-Groane, Ceriano-Groane e Ceriano-Solaro della linea Saronno-Seregno sono soppresse negli orari di maggior frequentazione da parte di spacciatori e clienti tossicodipendenti.
Come scrive il Cittadino Monza Brianza, la sperimentazione comincerà ad agosto e andrà avanti almeno sino alla riapertura delle scuole: dalle 10.30 alle 12, dalle 14 alle 16.30 dalle 22 alle 23.30 i convogli non fermeranno più sulle banchine delle tre stazioni più prossime al Parco delle Groane, divenuto ormai una piazza di spaccio tra le più riconosciute di tutto il nord Milano. Sui treni la situazione è piuttosto evidente: in alcuni orari sarebbero deserti se non fosse per i pusher che li usano per spostarsi lungo il territorio che utilizzano per smerciare droga e per i loro clienti che, sfruttando i collegamenti con Saronno, Monza, Milano e da qui in praticamente tutta la regione, vengono a comprare eroina, cocaina e hashish.
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«Una decisione grave e probabilmente senza precedenti», commenta il sindaco di Ceriano Dante Cattaneo. «Come grave e pesante è la situazione lungo la linea S9. Direi insostenibile. Naturalmente deve essere solo un tassello di una strategia complessiva che ci liberi da questo fenomeno, ma il fatto che il massimo organo di sicurezza prenda una decisione di questo tipo significa che il Governo non controlla più l’ordine pubblico, non riuscendo a garantire la normale tranquillità dei cittadini e dei pendolari».