“Giorgio Napolitano durante i suoi mandati ha fatto di tutto per ostacolare il M5S. Non gli va giù che gli italiani possano decidere per un governo 5 Stelle e vuole impedire che ciò possa avvenire democraticamente, come ha già fatto nel 2013. E’ la sua fissa”. Lo ha denunciato un posti sul blog di Beppe Grillo intitolato “Napofissa” dedicato all’intervista con cui il presidente emerito della Repubblica ha invitato il premier Matteo Renzi a modificare l’Italicum.
“Il Movimento 5 Stelle – ha sottolineato in proposito il blog di Grillo- è pronto ad abolire anche domani stesso l’Italicum, con una legge elettorale, come il democratellum voluta e votata da tutti gli iscritti al M5S. Una legge che rispetta integralmente tutti i principi espressi dalla sentenza della Corte Costituzionale, che da pieno potere di scelta e rappresentanza a tutti i cittadini ed elimina finalmente gli inciuci di partito”.Quanto ancora a Napolitano, “non è più bis-presidente della Repubblica ma ancora – denuncia il post grillino- non se n’è accorto. Qualche suo assistente dovrebbe avere il buon cuore di farglielo presente. Continua a lanciare moniti e a impartire ordini al premier non eletto, ma da lui nominato. Il 14 aprile 2015 dichiarò ‘l’Italicum va bene così’. E infatti l’Italicum fu fortemente voluto da Renzi spinto a Palazzo Chigi proprio dall’attuale senatore a vita, stipendiato da oltre 60 anni dai cittadini italiani, anche da quelli che non arrivano più a fine mese. Adesso a distanza di poco più di un anno dalla sua approvazione e, nonostante la legge elettorale non sia mai utilizzata, Napolitano intima di cambiarla perchè ‘oggi bisogna essere sinceri e dire che rispetto a quando l’Italicum è stato concepito sono cambiati i tempi'”.
“Tradotto – è la denuncia M5s all’indirizzo del senatire a vita- significa: ‘quando abbiamo progettato l’Italicum il Pd era sopra il 40% e poteva vincere al primo turno, oggi il MoVimento 5 Stelle è oltre il 30% e ha superato il Pd e quindi non possiamo rischiare che vadano loro al governo‘. E continua ‘una revisione del sistema elettorale credo sia da considerare, nel senso di non puntare a tutti i costi sul ballottaggio, che rischia, nel contesto attuale, di lasciare la direzione del paese a una forza politica di troppo ristretta legittimazione nel voto del primo turno’. Detto da lui che ha dato l’incarico di formare il governo al Pd e non al MoVimento 5 Stelle che aveva vinto le elezioni politiche del 2013 – si conclude il post- fa sganassare dalle risate. In realtà il bis emerito vuol dire ‘dobbiamo togliere il ballottaggio altrimenti il Pd prende una batosta colossale come alle recenti elezioni comunali di Roma’”. askanews