Lavoro, Inps: contratti stabili giù del 78%, voucher a +43%

 

Lavoro, Inps: “Nei primi 5 mesi del 2016 i contratti stabili giù del 78% in un anno, peggio anche del 2014. Voucher a +43%”

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“Da una prima lettura dei dati c’è una frenata impressionante dei contratti a tempo indeterminato. In carenza del meccanismo degli incentivi, poi, si dimostra che l’andamento dell’economia non è in grado di fornire occasioni di lavoro per colmare il gap”. Lo dichiara il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni, ai microfoni di RadioArticolo1. “Fuori dalla logica degli incentivi – quindi – non c’è una crescita dell’economia in grado di assicurare nuovi posti di lavoro”.

La precarizzazione “torna ad aumentare”

Dai meno di 10 milioni del 2010, ai 115 milioni nel 2015 e nei primi 5 mesi del 2016 sono già stati venduti 56,7 milioni di voucher
I committenti dei prestatori di lavoro accessorio (i datori di lavoro) che hanno svolto attività nel 2015 risultano 473.000; i prestatori coinvolti (i lavoratori) risultano 1 milione e 380 mila mentre le posizioni lavorative sono state 1 milione e 730 mila (ciò dipende dal fatto che un lavoratore può aver prestato lavoro occasionale per più di un committente).

Qualsiasi variabile si consideri – prestatori di lavoro occasionale, committenti, voucher venduti, voucher riscossi, posizioni di lavoro – la crescita risulta continua in tutti gli anni e particolarmente intensa, in termini assoluti, nel periodo più recente. Per la maggior parte dei prestatori di lavoro accessorio, il volume di voucher percepiti è modesto: in media nel 2015 si è trattato di 60 voucher pro capite (valore analogo a quello degli anni precedenti); la mediana è decisamente inferiore: 29 voucher.
I lavoratori che hanno percepito più di 1.000 euro netti con voucher (soglia pari a 133 voucher) risultano 207.000 mentre coloro che hanno percepito meno di 500 euro (soglia pari a di 66 voucher) risultano quasi un milione (tra questi 213.000 hanno percepito da 1 a 5 voucher nell’anno)
Nel periodo gennaio-maggio 2016 sono stati già venduti 56,7 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai primi cinque mesi del 2015, pari al +43,0%. Nello stesso periodo del 2015, la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 75,2%”. Lo riferisce l’Inps.