Non sembrano esserci dubbi sulla dinamica della tragedia avvenuta ieri sera a Fuscaldo, dove una quindicenne è stata travolta da un intercity. Gli investigatori e il sostituto procuratore di Paola, Maria Rosaria Camodeca, hanno ricostruito la vicenda ascoltando in nottata le amiche che si trovavano con Maria Francesca Inverso, in attesa del treno che le avrebbe riportate a casa loro nella vicina San Lucido.
La ragazzina stava attraversando i binari senza utilizzare il sottopassaggio e contemporaneamente stava guardando il suo cellulare, per questo si è attardata e non si è accorta dell’arrivo dell’intercity Milano-Reggio Calabria. Lo spostamento d’aria l’ha risucchiata ed è stata trascinata sulle rotaie. Nulla hanno potuto fare i soccorsi. Sul posto sono arrivati inoltre i carabinieri e la polizia ferroviaria.
Nel frattempo la Protezione civile regionale ha prestato conforto alle centinaia di passeggeri rimasti fermi sul treno distribuendo oltre quattrocento bottigliette d’acqua. La circolazione ferroviaria è ripresa durante la notte. Oggi la comunità di San Lucido si è svegliata affranta dal dolore, decine i messaggi pubblicati sul profilo Facebook di Maria Francesca Inverso, della quale gli amici ricordano sopratutto il sorriso.
Se i binari delle stazioni fossero protetti da barriere – come recentemente ha suggerito Armando Manocchia al viceministro dei Trasporti nel Governo Renzi Riccardo Nencini – delle transenne, che alla fermata del treno, in prossimità della discesa e della salita dei passeggeri si abbassano e alzano, queste tragedie non accadrebbero e non avremmo in Italia 2/3 vittime alla settimana. Inoltre, per ammortizzare i costi di questi interventi e poi per produrre utili, Armando Manocchia, ha suggerito a Nencini di predisporre queste transenne con pannelli fotovoltaici da produrre energia e/o pannelli pubblicitari (anche luminosi) per produrre profitti. Chissà se…..